Festival de Cine Independiente de Mar del Plata

Le punte di Diamante

Sin dal 1954 in mostra sono state produzioni internazionali più importanti del calibro di: Pane, amore e fantasia / Pane, amore e fantasia , Vittorio De Sica (Italia, 1953), L’illusione viaggia in tram , di Luis Bunuel (Messico, 1954), The Glenn Miller Story / La storia di Glenn Miller , di Anthony Mann (USA, 1954), Estate Interlude / Youth divino tesoro di Ingmar Bergman (Svezia, 1951) e Froken Julie / Miss Julie , Alf Sjöberg (Svezia, 1951 .)

L’ultima edizione ha visto tra i più significativi i seguenti film:

18 giorni:

dieci cortometraggi realizzati da dieci diversi registi egiziani e che vertono tutti sulla rivoluzione egiziana del 25 gennaio. Dieci storie di persone che hanno vissuto, sentito o immaginato i momenti più salienti della protesta.

75 persone, 20 famiglie, 300 mucche:

film argentino che si sposa con l’arte della pittura in una pellicola in cui il giovane  debuttante regista Fernando Dominguez fa appello ad una serie di dispositivi diversi per catturare la ricerca del tempo perduto rappresentando il lavoro di un pittore e il suo desiderio di ricreare il mondo a partire dalla solitudine di una stanza.

A woman:

Un dramma sentimentale sottile che gioca con luci e ombre e con il suono, per creare un’atmosfera unica, intima e sconvolgente firmata Giada Colagrande.

Aprire porte e finestre:

La regista Milagros Mumenthaler racconta la storia di Marina, Sofia e Violet, tre sorelle che vivono in una casa dove manca qualcosa: Alice, la nonna morta di recente e che aveva trascorso gran parte della sua vita a colmare le lacune degli altri coprendone le assenze. La perdita e le sue risonanze sono i motori che guidano le tre sorelle in direzioni diverse tra passato e futuro.

Corazzata:

Del regista Alvaro Curiel de Icaza, una storia bizzarra in cui si riflette quel complesso di inferiorità latino-americano che ha portato spesso diverse generazioni a mettere le loro aspirazioni nei posti sbagliati.